Treviso, li dicembre 2019
Oggetto: Premi di produttività 2019, detassazione e decontribuzione: regole e imposte.
Da uno studio che abbiamo effettuato, è emerso che non conviene e, sarebbe alquanto rischioso, “contrattualizzare con partecipazione agli utili o con un premio non meglio generalizzato i dirigenti e i quadri della società” , vi è il pericolo che con tale strumento non si possa tornare “ab origine”, o meglio, il premio variabile concordato con i soggetti interessanti, una volta stabilito, permane e, conseguentemente porterebbe a rischio la società di un probabile contenzioso sindacale, la nostra proposta è quella di formalizzare un “accordo aziendale di secondo livello” da condividere con le risorse interessate nella forma e nei dettagli , dovranno intervenire le organizzazioni sindacali (ma non è un problema), (allacciamento del premio di produttività al determinarsi di taluni risultati, e rinnovabile di anno in anno), questo strumento offre inoltre dei benefici di carattere fiscale e contributivo, di seguito alcune brevi considerazioni tecniche:
Premi di produttività 2019, come funzionano le regole su detassazione e decontribuzione. Ecco le istruzioni, i limiti e le agevolazioni previste anche in caso di trasformazione in misure di welfare.
Premi di produttività 2019, una panoramica delle regole in vigore sulla detassazione e decontribuzione dei bonus destinati ai dipendenti.
Con la circolare n.5/E/2018, l’Agenzia delle Entrate ha fornito istruzioni sul tema e ha analizzato l’evoluzione normativa in merito alle agevolazioni sui bonus di produttività.
I lavoratori possono beneficiare della detassazione sui bonus di produzione, erogati in busta paga, mediante l’applicazione di un’imposta sostitutiva del 10% su un importo non superiore a 3.000 euro.
Inoltre, in caso di coinvolgimento paritetico dei lavoratori, è prevista la decontribuzione su una parte del premio, pari ad un massimo di 800 euro.
I premi di produttività possono essere erogati anche sotto forma di benefit di welfare aziendale, come agevolazioni sul trasporto, o addirittura contributi nella forma di voucher o buoni per la benzina o buoni spesa.
Per beneficiare dei bonus sui premi di produzione è tuttavia importante rispettare specifici adempimenti, tra cui il deposito del contratto di secondo livello aziendale o territoriale in modalità telematica entro il termine di 30 giorni dalla data di sottoscrizione.
NB:L’accordo di 2° livello, è una contrattazione siglata tra datore di lavoro e organizzazioni sindacali che permette di derogare ai CCNL.
Consente, tra gli altri, di gestire più flessibilmente gli orari di lavoro, derogare al limite legale sui contratti a tempo determinato, ampliare la stagionalità, detassare i premi di produzione. La contrattazione di 2° livello è alla base del welfare aziendale che permette ulteriori risparmi fiscali e previdenziali per le aziende. La stipula di questi accordi, sotto la guida del CdL o meglio ancora di un professionista (Avvocato e/o dottore Commercialista), permette all’azienda di potersi “cucire addosso” il proprio contratto secondo le peculiarità aziendali.
All’interno della nostra struttura, in partnership con un legale esperto in materia giuslavoristica, abbiamo la capacità professionale di soddisfare tali opportunità.
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